TERAPIA AI TEMPI DEL CORONAVIRUS
EMERGENZA COVID-19: affrontarla con le terapie online. La Dott.ssa Federica Gontero, psicologa ad indirizzo cognitivo-comportamentale, offre un servizio accessibile alle persone provenienti da tutta Italia. Primo colloquio gratuito.
La situazione dell’emergenza Covid-19 è nuova e sconvolgente. La nostra vita è stata completamente stravolta, stiamo vivendo delle imposizioni e delle restrizioni, ci sentiamo isolati, impotenti, costretti, vulnerabili, in balia di eventi nuovi e sconosciuti.
Lo stravolgimento delle nostre abitudini e routine quotidiane sta diventando un importante fattore di stress; le emozioni di conseguenza vanno dalla rabbia, alla paura, all’angoscia.
L’ansia e la preoccupazione che sta avvolgendo la maggior parte di noi (chi più chi meno) è legata all’impossibilità di prevedere quello che succederà e come si evolverà la situazione. Quando l’ansia è moderata può risultare utile, perché ci mette in allerta di fronte a una situazione difficile permettendoci di reagire tempestivamente. Può diventare un problema reale quando la reazione apprensiva è eccessiva e dura troppo a lungo.
Inoltre situazioni precedenti a questo periodo in cui si soffriva già di stati di ansia o depressivi, irritabilità, insonnia, attacchi di panico,.. possono amplificare lo stress di questa fase di emergenza.
In momenti complicati come questi può essere utile rivolgersi a una persona esperta ed esterna alla propria cerchia per un confronto, una consulenza, un sostegno, anche solo per avere le idee più chiare su ciò che proviamo e gestire meglio le nostre emozioni.
Se pensi che la tua paura ed ansia siano eccessive e che ti stiano creando disagio, non avere timore di parlarne e di chiedere aiuto ad un professionista. Tutti possiamo averne bisogno in certi momenti o situazioni e questo non ci deve far sentire “deboli”. Non è debole chi chiede aiuto per aumentare le proprie risorse e quelle dei suoi cari.
DIPENDENZA AFFETTIVA: I SEGNALI DI UN AMORE TOSSICO
Identificare i segnali di una relazione tossica ci aiuta a non cadere nella dipendenza affettiva e a gestire meglio le relazioni.
INTENSITA’: il partner inizia ad essere insistente attraverso messaggi o telefonate, divenendo impaziente quando non potete rispondere, anche se sa che siete occupati. “Penso di avere il mio spazio?” “Ho la libertà di esprimere i miei bisogni?”. In una relazione le richieste di ciascun partner hanno la stessa importanza e nessuno dovrebbe prevaricare sull’altro.
ISOLAMENTO: il partner inizia ad allontanarvi dalla famiglia o dagli amici e a rendervi più dipendenti da lui/lei. “Sto perdendo la mia autonomia?” “I miei rapporti personali si stanno deteriorando?”. Una relazione di coppia prevede indipendenza, autonomia, frequentazioni e contatti con i propri amici e cari, continuando a coltivare i propri interessi.
GELOSIA ECCESSIVA: il partner diventa più esigente, pretendendo di sapere sempre dove siete e con chi. In alcuni casi potrebbe iniziare a seguirvi nella vita reale o online. La gelosia eccessiva comporta ossessività e sospetto, accuse di tradimento e l’incapacità di ascoltare rassicurazioni e spiegazioni. La gelosia è un’emozione che fa parte di ogni relazione umana, ma nella dipendenza affettiva contiene minacce, rabbia e disperazione.
DENIGRARE: il partner vi prende in giro su alcune vostre vulnerabilità ferendovi, racconta storie o fa battute su di voi, vi sminuisce costantemente in pubblico e in privato. Quando dite di sentirvi feriti non vi ascolta o riferisce che state esagerando. Può capitare una battuta infelice, ma il vostro partner dovrebbe sostenervi e usare parole di comprensione e incoraggiamento.
INSTABILITA’: la relazione è caratterizzata da frequenti le rotture e riappacificazioni. Tremendi litigi seguiti da dolorose riconciliazioni, commenti carichi di odio sono seguiti da scuse e promesse che non accadrà più. Si sviluppa così un legame instabile e difficile da spezzare se non attraverso una attenta presa di coscienza delle caratteristiche distruttive del rapporto.
Questi sono alcuni campanelli d’allarme, che se presenti, devono farci riflettere sul tipo di relazione che stiamo vivendo.